ISPIRA IL TUO CUORE

Apertura, ascolto e arrendevolezza… i benefici delle estensioni indietro

pureyoga, odaka yoga, lago d'Iseo e Franciacorta

Corse, stress, scadenze, ansia da prestazione… chi ogni giorno non è esposto a queste modalità? L’atteggiamento di chiusura che accumuliamo è fortissimo e non ce ne rendiamo neppure conto. Spalle in avanti e verso l’alto, rigidità pettorali, limitata capacità respiratoria e a livello più sottile una costante sensazione di difesa.

Il nostro corpo si trasforma per rispondere a queste minacce. Il tessuto fasciale si altera e influenza il movimento articolare e muscolare, la funzionalità degli organi. E rimanda alla nostra mente di chiudersi ulteriormente.

Il respiro e la meditazione ci possono aiutare ad allentare questo circolo, così come lo yoga. Soprattutto le asana di estensione all’indietro sono degli strumenti per smuovere, creare spazio all’apertura e rendere libera la nostra presenza da tanti condizionamenti.

Queste posizioni spesso spaventano e sono impegnative da sostenere proprio perchè ci portano ad affrontare la nostra vulnerabilità. Ci spingono ad accettarla diventando compassionevoli per prima cosa verso noi stessi e coraggiosi, obbligandoci a muoverci in un territorio a noi sconosciuto che sta alle nostre spalle.

Un’altra prospettiva fuori dal nostro controllo

pureyoga, odaka yoga, Marina Caputo, Lago Iseo, Sebino, Franciacorta

Energeticamente con queste posizioni si lavora sul quarto chakra, il chakra del cuore. L’apertura del cuore e dell’energia in questo punto stimolano la percezione dei sentimenti e la comunicazione. Ci si sente più fiduciosi, a casa, nelle braccia dell’esistenza. Il cuore vibra con l’universo. Anahata ci aiuta a sentirci collegati con il Tutto. Ci guida a lasciare andare il controllo ossessivo e le rigidità. Petto, spalle, schiena, cuore e respiro in un’unica meravigliosa espansione.

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Per eseguire correttamente i piegamenti all’indietro dobbiamo rafforzare e aumentare la mobilità della parte alta della schiena. Questa zona è circondata dalla gabbia toracica che protegge cuore e polmoni. Quindi ha naturalmente meno mobilità della zona lombare e cervicale. Ma nonostante l’importanza di questi meccanismi d’inibizione del movimento se manca del tutto la flessibilità sono proprio le parti più mobili che si stressano e si sovraccaricano causando dolore. Gradualmente lasciamoci andare partendo dalla percezione della vertebra di volta, il punto di distribuzione delle forze. Laddove deve avere inizio l’inarcamento della colonna.

Lasciati trasformare dolcemente dal potere di questi movimenti . Fallo ascoltando il tuo corpo e partendo dal respiro, senza forzare.

L’effetto stimolante aiuta moltissimo anche a combattere resistenze, ansia e depressione.

L’ arrendevolezza all’amore e alla trasformazione ti aiuterà a fluire in piena presenza e FIDUCIA.

Buon viaggio di apertura! 💚

IL CIBO DEGLI YOGI

Il mio speciale Dahl

Dopo la pratica o una giornata ricca non c’è niente di meglio di questo concentrato di nutrienti perfetto per equilibrare corpo e mente.

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Preparare questa ricetta è per me fonte di rilassamento e buonumore. Non potrebbe essere altrimenti. Il profumo e i colori che affetti man mano si sprigionano dentro e fuori di te! E’un piatto semplice fatto di ingredienti poveri ma super salutari, facile da eseguire. L’unica cosa che devi aver a disposizione è il tempo… non avere fretta, sia per cuocere i legumi che per tagliare gli ingredienti. Io ad esempio metto la mia musica, mi preparo un bicchiere di vino e con coltello, tagliere incomincio questo viaggio dentro le spezie.

Le spezie sono davvero un portento per il nostro benessere:

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  • favoriscono la buona digestione
  • prevengono l’accumulo di grasso
  • favoriscono una buona sudorazione
  • migliorano la circolazione
  • puliscono i vasi sanguigni, riducendo il colesterolo
  • agiscono nell’intestino come antibiotici digerendo i batteri cattivi

Curcuma e zenzero, che io metto in grandi quantità, contrastano i fenomeni infiammatori di stomaco e intestino e stimolano agni. Le loro proprietà si potenziano insieme.

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Ingredienti per questo Dahl:

  • 300 g di riso basmati integrale
  • 300 g di lenticchie rosse decorticate (regolano lo zucchero nel sangue e proteggono il cuore)
  • 300 g di mung verde (ricco di potassio, magnesio e vitamine B)
  • qualche pezzo di zenzero e curcuma
  • 2 cipolle e 2 spicchi di aglio (senza paura!)
  • 4 peperoncini
  • 2 cucchiai di semi di cumino, 1 cucchiaio di coriandolo in polvere
  • tempo per tagliare, organizzare e annusare tutto quanto!

Per prima cosa cuocere i legumi separatamente anche perchè hanno tempi di cottura diversi. Personalmente non amo ridurli in poltiglia cremosa come da tradizione ma preferisco cuocerli parecchio e vederli ancora interi. Il riso basmati al dente, con un pò di cumino per profumarlo e quando possibile qualche fiorellino di erbe aromatiche, tipo quelli color lilla del rosmarino.

Tagliare in piccoli pezzettini aglio, cipolla, zenzero, curcuma e peperoncino. Metterli in una pentola con olio extravergine d’oliva, aggiungere cumino e cuocere con fiamma medio alta per poco tempo, fino a vedere gli ingredienti dorati. Aggiungere le spezie in polvere, scegli tu quelle che preferisci. Io metto coriandolo e un pizzico di cannella. E per ultimo qualche scorzetta di limone.

Unire ai legumi morbidi e mettere in una ciotola. Generalmente aggiungo per guarnire del sesamo o arachidi tritate. A parte il riso profumato.

Et voilà…Piacere per i sensi e confortante!

Pilota automatico, tappeto volante… verso il diseticchettarsi!

Meditare, per me

Ci ho provato, è successo qualche mese fa. Dopo tante tecniche di respirazione, rilassamento e meditazioni guidate ho voluto collaudare la mia meditazone personale.

Ho scelto il mattino, prima di lasciarmi travolgere dalla quotidianità. All’inizio in un modo un pò goffo, con il timer … per cercare di mettere il tempo tra parentesi e pensarci il meno possibile. Allungando man mano la durata e poi liberandomi da questo tecnicismo stonato.

Ho iniziato osservando il respiro e calmandolo, ascoltando come stava il mio corpo con la schiena dritta e le gambe incrociate così a lungo. Ho visto emergere pensieri e immagini, e ho incominciato a non inseguirli, a ritornare al mio respiro, al mio corpo, al presente…al silenzio!

Le immagini e i pensieri che si affollano nell’immobilità del corpo e della mente sono i più disparati e rivelano tanto di me. Comprendere e non rimanerne imprigionata è stato il regalo della meditazione. Vedere oltre i miei pensieri…

Per anni ho ritenuto fossero necessari per sentirmi viva e me stessa. Soprattutto i più limitanti…la mia gabbia che nega l’impermanenza delle cose, il mio confortante limite.

Ora capisco che io sono anche altro, e questo mi apre un mondo di infinite possibilità.

Talvolta ho delle intuizioni e delle ispirazioni accennate che mi scrivo per sviluppare e comprendere. Penso che siano rivelazioni della mia anima, da seguire per sentirmi bene e in armonia con la mia essenza. Una mia amica dopo le meditazioni fa dei quadri meravigliosi, così intimi e comunicativi.

Qualche volta mi concentro su un ricordo, un particolare e rimango lì. Questa mattina è stato il sorriso riconciliante di un monaco buddhista in Città Alta a Bergamo ieri.

Anche Buddha per percorre il suo cammino meditativo ha provato tante strade, per lo più pratiche e dal sapore profondamente umano, ancorandosi per esempio ad un ricordo dell’infanzia.

Non identificarsi, lasciare andare, rinunciare ad alcune certezze… questo per me è il potere della meditazione.

Meditare non significa essere un santone o uno snob newage che vuole trascendere la realtà, al contrario vuol dire essere colui che vuole abbracciarla.

Si può fare questo viaggio anche attraverso psicanalisi, mindfulness o altri percorsi, a ognuno quello che può essere il più illuminante.

Non si può lasciare andare senza prima riconoscere ed accettare l’impalcatura della nostra personalità. Abbracciare anche il nostro buio e poi lasciarsi fluire in questo meraviglioso cambiamento che permette di guardare la reatà per quello che veramente è, senza i nostri filtri emozionali.

Ho letto una frase che mi è piaciuta molto per descrivere il processo meditativo. La meditazione aiuta a vedere gli eventi transitori per quello che sono…pensieri come temporali con cui ci si identifica sempre meno perchè si realizza di non essere il temporale bensì il cielo che lo contiene.

La non identificazione è anche il principio su cui si basa la pratica di Odaka Yoga. Attenzione a non lasciarci identificare con la posa da raggiungere, la transizione è il viaggio ed è altrettanto importante.

L’identificazione separa l’uomo dalla sua essenza e da tutto quello che lo circonda, e questo causa sofferenza e paura.

Lo stato di mente calma, di forza calma.

Quando smetti di difenderti divieni inattacabile!

…pensieri ossessivi, vritti, illusioni, reazioni automatiche e paure… venite a me!!!non vi temo più… vi osservo… ho bisogno di vedervi per alleggerirmi…respiro …mi calmo… e siete già lontano.

Così una cosa meravigliosa si è fatta strada…una certa sensazione di vera libertà.

ODAKA YOGA

Muoversi come l’acqua. Sperimentare libertà e abilità di trasformare ogni resistenza in nuove forme di sè stessi.

Odaka Yoga è uno stile di yoga contemporaneo ideato da Roberto Milletti e Francesca Cassia che unisce le fondamenta dello yoga con la filosofia zen del bushido e l’osservazione del moto oceanico espressa con movimenti di biomeccanica corporea.

L’oceano con la sua fluidità e la sua forza è la fonte di ispirazione.

La nostra origine è nell’acqua (liquido amniotico), il nostro corpo è composto per l’80% di acqua. Muoversi con movimenti fluidi significa riscoprire e trasformare la nostra parte più profonda. Inoltre l’acqua nel suo fluire si adatta a qualsiasi forma e noi ispirandoci ad essa ci permettiamo di accomodarci in ogni circostanza senza rigidità.

E’una pratica dinamica basata sui principipi di adattabilità e trasformazione dove i movimenti si susseguono senza interruzione fino a fondersi l’uno nell’altro.

Propriocezione, consapevolezza e presenza in ogni gesto consentono di vivere pienamente ogni istante e sciogliere tensioni fisiche e mentali.

La transizione è importante quanto la posa. Questo aiuta un viaggio di non-identificaione. Le sequenze diventano energia che scorre, meditazione in movimento.

Il corpo e la mente si fanno cedevoli e attivi, fluiscono nel qui e ora.
I movimenti morbidi sono bilanciati e funzionali. Rafforzano ed allungano, creano spazio, risvegliano il tessuto miofasciale in una condizione di benessere e dinamismo interiore. Creano un legame con il ritmo respiratorio naturale e stimolano i fluidi vitali, agendo a livello linfatico,ematico e cefalorachidiano.

https://odakayoga.com/it/

IL RISVEGLIO DEL GATTO

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Riti, rituali, memoria corta… o perfettamente nell’attimo!

Non molto tempo fa il mio risveglio era fatto di una sveglia premuta più volte su ritarda, il telefono già in mano quando i miei occhi non avevano ancora visto la luce del sole, e il tempo tiranno che molestava le mie azioni.

Qualcosa poi si è fatto spazio dentro di me, grazie soprattutto alla pratica e alla meditazione. Necessità di cura e di grazia, di stare nel presente e provare appagamento, di lasciare andare e nello stesso tempo recuperare dei gesti e delle piccole cose mie che mi fanno sentire a casa, bene con me prima di tutto.

E il tempo è addirittura rallentato.

La mia ispirazione primaria per sentire la mia natura, i bisogni della parte piu`intima di me sono i miei gatti, il loro potere selvaggio. Gaia e Shanti!

Da loro ho imparato il rito dello stiracchiarsi con calma, di pulirsi ancora prima di guardarsi in giro, di fare versetti e fusa, di allungare dorso delle mani e dei piedi, di coccolarsi e stare nel presente, con attenzione… pronti allo scatto.

Mai, mai più senza tempo per me al mattino per iniziare con grazia un nuovo giorno.

E allora libero sfogo ad allungamenti, smorfie, suoni, mantra…

ai pensieri senza rincorrerli o farsi rincorrere…

ad aprire la finestra per guardare il cielo, il fiume, il verde…

a prepararmi ancora stropicciata acqua tiepida con curcuma e limone, berla ancora nel letto…

a lavarmi con acqua fresca e massaggiarmi con la mia crema preferita (in questo periodo alla lavanda)…

al mio tempo per meditare…

e coccolarmi i pelosetti…

e solo dopo aprirmi al mondo… con una colazione sana, pc, telefono e organizzazione di pensieri e impegni.

Certo mi sveglio un pò prima, ma il tempo non mi dà la caccia, è mio alleato…

e il cuore è più sereno, sia che il cielo sia turchese o che sia grigio…

e la presenza è maggiore e permette di fluire al meglio durante la giornata…

e di accettare con serenità anche i momenti in cui il mattino mi devo svegliare diversamente!

PURE

pureyoga, odaka yoga, Marina Caputo, Lago Iseo, Sebino, Franciacorta

‘E tutto insieme, tutte le voci,
tutte le mete, tutti i desideri,
tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male,
tutto insieme era il mondo.
Tutto insieme era il fiume del divenire,
era la musica della vita.’

Perchè PURE? … perché la pratica si estende ai pensieri, alle azioni e alla vita facendoti sentire pienamente nel flusso del presente. Semplice, essenziale, vera… Pura

Non ha bisogno di esibizione o di competizione, cose di cui spesso ci vestiamo per affrontare il mondo e l’altro… distraendoci.

Ci riconnette con l’essenziale, con la parte più intima di noi stessi aiutandoci a percorrere le otto tappe dello YOGA.

Yama e Niyama (assumere comportamenti corretti verso sè stessi e gli altri), Asana (imparare a gestire e controllare il corpo), Pranayama (il controllo dell’energia vitale attraverso il respiro), Pratyahara ( il ritiro dei sensi), Dharana (la concentrazione, il passaggio dall’ottusità all’acutezza), Dhyana (la meditazione), Samadhi (lo stato di beatitudine).

E sebbene l’obbiettivo vero e ultimo dello yoga sembrerebbe così lontano da raggiungere, vivendo con grazia e pienezza questo viaggio si può percepire quell’UNIONE, quel ritorno allo stato di non-separazione puro, essenziale e capace di restituirci benessere e fede.

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ESSERE NATURA

Lezioni estive nel parco in Franciacorta

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Ogni giovedì dalle 20 alle 21 lezioni di yoga nel prato, ospiti della Cascina Clarabella. La pratica è adatta a tutti e il focus di questo ciclo è proprio il permettersi di lasciare andare e sentirsi parte integrante della natura.

Tante volte ci prendiamo dei momenti per ‘staccare’e ci riproponiamo di immergerci nel verde, ma lo facciamo in modo segmentato e fine a se stesso… senza andare in profondità e percepire noi stessi in un Tutto armonioso, un flusso unico, un’unica vibrazione.

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A questa espansione è dedicato questo percorso estivo, a risvegliare la nostra intelligenza più intima per lasciare andare il superfluo e riconnetterci con l’essenziale.

La cooperativa sociale e agricola Clarabella si trova nel cuore della Franciacorta, vicino al lago d’Iseo. E’un luogo tranquillo e accogliente che mi ha sempre ispirato, e ora vi spiego il perchè.

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Dal 2012 promuove percorsi di assistenza per il disagio psichico, crea occasioni di lavoro per persone con disabilità e si prende cura del territorio con coltivazioni biologiche, accoglienza turistica, eventi e progetti culturali e gastronomici. Produce vino, olio e miele bio, gestisce un agriturismo con camere e un ristorante che si chiama 180, proprio come la legge rivoluzionaria che ha cambiato la visione e l’approccio della malattia mentale.

Io sono per l’ascolto e la connessione sempre… e qui l’energia che si respira è di profonda crescita ed umanità. Così se attraverso le lezioni di yoga si potranno creare contatti, conoscenze e alimentare Unione noi saremo ancora Natura.

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