Sabato 27 Gennaio Pure Yoga Studio
Sabato 27 Gennaio il quarto appuntamento del viaggio dentro le asana.
Fermata: hanumanasana, la posizione della spaccata sagittale.
La posizione rappresenta l’amore che dona coraggio, la forza delle devozione che rende l’impossibile in possibile.
Al di là dell’esecuzione avanzata che già ci porta a capire che la sfida deve essere affrontata con volontà e fiducia, dobbiamo entrare nel mito della storia per capire pienamente cosa rappresenta.
Hanuman in India è un mito che tutti conoscono, un supereroe che combatte per amore.
E ‘per metà figlio di una divinità senza averne consapevolezza, quindi a tutti gli effetti vive le ansie e le paure di ogni essere umano. E ‘il generale delle scimmie, figlio di Vayu il dio del vento e Anjana dall’aspetto per meta` scimmia.
Vediamo qual è la storia di questo eroe buono:
Anjana era una donna molto bella che desiderava avere un figlio e per questo pregava tutti i giorni. Accolse le sue preghiere Vayu, il Dio del vento, che la guardava tutti i giorni. Benedisse alcuni grani di riso e li affidò ad uno stormo di piccioni che la raggiunsero mentre lei era in preghiera. Anjana mangiò il riso e rimase incinta. Nacque Anjaneya e fu subito evidente che fosse un bambino speciale, metà umano, meta divino. La sua particolarità però lo mise spesso nei guai. Una mattina guardando il cielo vide quello che gli sembro`un grande mango, il suo frutto preferito. Ingolosito si lancia in volo per afferrarlo senza rendersi conto che si trattava in realtà di Surya, il Sole. Quando Surya lo vide avvicinarsi così irruente gli scagliò contro un lampo che lo colpì alla mandibola, uccidendolo. Quando Vayu lo venne a sapere si arrabbiò talmente tanto che perse il controllo e inspirò talmente forte che lasciò il mondo senza aria, mettendo in pericolo tutti gli esseri viventi. Gli dei si riunirono per cercare una soluzione. Vayu si rifiutava di espellere l’aria che aveva risucchiato, mentre Surya non voleva riportare in vita Anjaneya perchè lo riteneva un pericolo. Alla fine fu trovato un accordo: Anjaneya sarebbe rinato come Hanuman, senza memoria della sua parte divina e affidato a Sugriva, il re delle scimmie. A Rama, settima incarnazione di Visnu, in esilio nella foresta fu rapita la bellissima sposa Sita. Il demone Ravana l’aveva presa con sè e portata nel suo palazzo sull’isola di Lanka ( l’attuale Sri Lanka). Disperato invoco` l’aiuto del dio delle scimmie e di Hanuman, che gli andò incontro prendendo le sembianze di un brahamino. Ascoltando la sua storia pieno di compassione decise di aiutarlo. Si mise in viaggio per cercarla fino a ritrovarsi davanti al mare senza sapere che cosa fare. Quindi in cerca di una risposta si fermò e restò in ascolto. Nel silenzio capì che doveva oltrepassare le onde e raggiungere l’isola al di là del mare. Così allungo` una delle sue gambe al di sopra dell’acqua, l’altra ancora sulla terraferma, e con un salto si portò sull’isola di Lanka dove ritrovò Sita.
L’asana dedicato a Hanuman è rappresentativa del salto impossibile che diventa possibile attraverso la fiducia e l’ascolto.
Oltre all’immagine evocativa delle due gambe distese all’infinito che insegnamento possiamo trarre da questa storia?
Hanumanasana è la rappresentazione delle imprese che ci sembrano impossibili e che grazie a umiltà, amore e coraggio diventano possibili.
Hanuman ci invita a superare i nostri dubbi e trasformare la paura in fede. Quando si inginocchia davanti al mare non sapendo cosa fare in realta` era già in grado di farlo in cuor suo ma aveva dimenticato il suo potere divino.
Hanuman incarna tutte le qualita`dello yogi. Quando pratichiamo e viviamo in piena presenza siamo certi della connessione profonda con il Tutto, dei messaggi intorno a noi, abbiamo fiducia della nostra origine divina e della saggezza del nostro cuore.
Il generale delle scimmie porta con sè questo messaggio e ci aiuta a mantenere la strada giusta da percorrere.
Si tratta di una posizione avanzata il cui viaggio per accoglierla dev’essere fatto di pazienza, fiducia e sospendendo ogni giudizio.
E’una posizione asimmetrica e polare. Quindi lavora sui due aspetti energetici: Yin ( più femminile e lunare) e Yang( più maschile e solare). E’ importante tenere la posizione per lo stesso tempo su entrambi i lati.
Quali sono i principali benefici ?
- Rafforza e rende elestiche le articolazioni delle anche
- Allunga quadricipiti, polpacci, caviglie e psoas
- Rinforza glutei, addome e tutta la schiena
- Migliora circolazione negli arti inferiori
- Equilibra le energie sottili, in particolare Ida e pingala
- Utile per la sciatalgia
- Stimola le funzioni dell’apparato riproduttivo
- Favorisce la digestione
- Dona una piacevole sensazione di equilibrio e simmetria
- Favorisce apertura del cuore e migliora la respirazione
Per preparaci a questa posizione la pratica sara`volta soprattutto ad allungare i muscoli ischiocrurali, i quadricipiti e i flessori delle anche.
Gli estensori delle anche sono il grande gluteo, il grande adduttore, il semitendinoso, il semimembranoso, il bicipite femorale, il gluteo medio. Gli extrarotatori sono il piriforme, i gemelli, gli otturatori.
Per la tenuta della posizione è opportuno anche rinforzare il core in modo di assicurare al bacino una posizione neutra.
Anche se hai molta elasticità è bene sempre percorrere una buona preparazione per entrare in quest’asana. In ogni caso procedi ancora con piu`attenzione in caso di problemi alle anche, osteoporosi, problemi alle ginocchia o ernia inguinale.
Il bacino è una struttura ossea e articolare. Le anche poste ai lati del bacino sono articolazioni mobili che collegano la parte superiore del corpo a quella inferiore permettendoci di camminare.
La flessibilità delle anche è indispensabile alla scioltezza dei movimenti. Aiuta anche a sbloccare la tensione nella bassa schiena e nel nervo ischiatico.
Il sacro e le anche tendono ad irrigidirsi quando rimaniamo seduti troppo a lungo o a causa delle emozioni represse. Tendiamo ad avvertire le tensioni nel collo e nelle spalle ma quelle più profonde, le paure e le emozioni si cristallizzano nelle anche senza che ne abbiamo coscienza. Essendo questa parte del corpo collegata al cervello rettile, sbloccandola liberiamo parti molto profonde di noi.
Quando reprimiamo le emozioni limitiamo anche i movimenti possibili del corpo. Diventiamo rigidi creando l’effetto opposto del secondo chakra che governa questa parte del corpo e che ha una connotazione acquosa. Sviluppare flessibilita` può quindi voler dire percepire emozioni e parti difficili di noi.
Come ogni asana oltre agli effetti sul corpo ci sono quelli energetici e hanumanasana sprigiona energia soprattutto nei due chakra inferiori: Muladhara e Svadhisthana.
E’soprattutto il secondo chakra, il Plesso Sacrale, ad essere stimolato. Il centro energetico legato alle emozioni, alla creativita`e al piacere. Si trova tra ombelico e organi genitali.
Il suo elemento è l’acqua e il suo scopo è il movimento e la connessione. E ‘il centro delle sensazioni, delle emozioni e del piacere. Nel portarlo in equilibrio reclamiamo il nostro diritto di sentire, di espanderci e di fare dei passi verso il risveglio della coscienza.
Quindi una volta che un organismo si è occupato delle proprie necessità di sopravvivenza( primo chakra) il passo successivo è il piacere. Il piacere è movimento.
Dato che quando rilasciamo le emozioni il corpo si libera, è vero anche il contrario e cioè che possiamo liberare le emozioni muovendo consciamente il corpo.
Per i più scettici degli aspetti energetici la scienza viene incontro dimostrando che chi pratica yoga costantemente rallenta le onde cerebrali alfa e theta che alimentano il pensiero logico dando spazio ad altri modi di pensare creativi e trasformativi perchè ci mostrano altre vie.
Sei pronto a questo viaggio di ascolto e cambiamento?