Il benesssere nell’equilibrio
Sul nostro tappetino di yoga, ma anche nelle nostre vite, andiamo sempre alla ricerca dell’equilibrio tra flessibilità/libertà e forza/stabilità.
Se, durante l’esecuzione delle asana, siamo solo flessibili, potremmo non avere abbastanza forza per mantenere la postura e salvaguardare le nostre articolazioni da lesioni. Essere solo forti, invece, significa avere muscoli rigidi e contratti che non ci permettono di espanderci completamente per trovare la libertà nel movimento.
Nel mondo della palestra ci sono tante persone che non prendono minimamante in considerazione di provare a partecipare ad una classe di yoga.
Mi ha capitato più di una volta che mi chiedessero se il lavoro di allungamento potesse compromettere l’allenamento.
Penso che nell’immaginario sportivo, spesso maschile, la pratica viene vista come una cosa statica e poco efficace a livello fisico.
Tuttavia, nonostante la forma fisica sia un risvolto relativo rispetto allo scopo principale dello yoga non si può sottovalutare che la pratica costante consente di tonificare armonicamente.
Le asana aiutano infatti i legamenti ad allungarsi in modo naturale e le articolazioni a sciogliersi e fortificarsi e coinvolgono i muscoli che solitamente non vengono utilizzati.
Mantenere le posizioni implica l’utilizzo di tutto il peso corporeo consentendo di modellare e potenziare tutte le fasce muscolari.
Inoltre ti consente di agire sul tessuto connettivo e sul centro del corpo allo stesso tempo.
Quindi se hai tra i tuoi obiettivi avere glutei sodi, gambe scolpite e pancia piatta sia lo yoga che il fitness si rivelano efficaci!
Ovviamente se invece desideri aumentare la massa muscolare è necessario fare ricorso all’utilizzo di pesi e allenamenti mirati. Ma in questo caso dovresti aver capito che la pratica yogica è perfetta come attività complementare. Necessaria per proteggere muscoli e soprattutto articolazioni dai sovraccarichi eccessi.
Un corpo flessibile funziona meglio!
[“Sii come il bambù, fuori duro e compatto, dentro morbido e cavo.
Le sue radici sono saldamente confitte nel terreno
si intrecciano con quelle di altre piante per rafforzarsi e sorreggersi a vicenda.
Lo stelo si lascia investire liberamente dal vento, e lungi dal resistergli si piega.
Ciò che si piega è molto più difficile a spezzarsi.”]
(Pensiero buddista)
Nella pratica la mente è concentrata sull’ascolto e sul respiro. Questo aiuta a prendersi cura con più attenzione dei bisogni del corpo che con la sua intelligenza e connessione con l’esterno ci indica la strada e non mente mai.
Portare attenzione al muscolo coinvolto in un asana o al suo antagonista o al baricentro sicuramente non ti aiuterà a mettere più pesi nei tuoi allenamenti ma può essere un valido aiuto per gestire la fatica e ridurre il rischio di infortuni.
Ho organizzato un lavoro completo di allenamento con due miei colleghi in palestra per promuovere la conoscenza dello yoga.
L’abbiamo chiamato Triathlon perchè sono tre tipi di allenamento diversi e complementari: spinning, TRX e yoga. Lavoro aerobico, potenziamento e allungamento e relax.
[ …anche se lo yoga è comunque tutte queste cose!!!]
Con Adrian ci siamo divertiti a fare un pò di allenamento insieme.
Mi è piaciuto tantissimo vedere come nella sua forza e potenza lui avesse un’ elasticità meravigliosa.