Lo yoga festival a Milano è un appuntamento piacevole dove poter provare tante pratiche diverse e incontrare colleghi e amici che non vedo da tempo.
Quest’anno ho avuto il piacere di portare una mia allieva e di vedere il suo entusiasmo nello sperimentare le lezioni.
E’stato molto bello condividere scoperte, emozioni e fatica😂
La cosa meravigliosa è ritrovare ogni volta come se fosse ieri la community di Odaka yoga. Sempre molto unita e coinvolgente, quando srotolo il tappetino e inizio la pratica con loro mi sento a casa. E finalmente faccio yoga per me soltanto e mi lascio andare!!!
Onde, movimenti morbidi, presenza in ogni istante dal proprio centro alle estremità e oltre… ad abbracciare tutta l’energia intorno. Attraverso il divenire fluidi la possibilità per se stessi di ammorbidire, sciogliere e andare in profondità . Sia nel corpo che nell’anima.
Il tè matcha è un tè verde giapponese dalle proprietà antiossidanti eccezionali. Contiene polifenoli e diversi aminoacidi che aiutano a ridurre lo stress psicofisico, e l’acido glutammico che agisce sul sistema nervoso centrale.
E’un rimedio antivecchiamento, drenante e disintossicante. Calma le mucose dello stomaco e dell’intestino e agisce sulle malattie infiammatorie proteggendo fegato e acidità gastrica.
A livello nervoso migliora l’umore aumentando i livelli di aminoacidi gaba nel cervello ( un neurotrasmettitore del SNC). Stimola dopamina e serotonina, sostanze che insieme donano migliore concentrazione, benessere e stimolano la memoria.
Contiene molta clorofilla, e infatti ha un colore verde meraviglioso! La clorofilla ha una struttura quasi identica all’emoglobina. Questo permette di migliorare la qualità del nostro sangue e di fornire alte dosi di magnesio biodisponibile. La clorofilla, inoltre, è in grado di eliminare metalli pesanti e altre tossine.
Utilizzato nella Cerimonia del tè per secoli è in polvere finissima ed è considerato il più pregiato in Giappone.
Una caratteristica molto interessante è che pur contenendo molta caffeina questa viene rilasciata molto lentamente per diverse ore favorendo uno stato di attenzione vigile. I monaci buddhisti lo utilizzano durante la meditazione: rilassa la mente e tiene viva la concentrazione!
Io amo preparami una tazza di tè matcha il pomeriggio con calma e attenzione. La tazza giusta, la temperatura giusta e il tempo per me. Spesso nei workshop mi organizzo per offrirlo ai miei allievi dopo la pratica. Un momento per scaldarci e nutrire la nostra anima in condivisione.
Mi ricordo quel giorno in Camargue, scappando di continuo agli attacchi di acutissime zanzare, mi sono lasciata convincere da mio figlio a fare una passeggiata con i famosi cavalli bianchi, bellissimi.
Tramonto fantastico, paesaggio silenzioso e selvaggio… questa la cornice… DELLA MIA PAURA!!!!!!!!!!
E in realtà non sapevo che avrei avuto così paura fino a quando mi sono trovata sopra questo essere vivente. Bello , fiero e ovviamente imprevedibile. E alto.
Mio figlio che già era stato più`volte a cavallo da noi in Franciacorta non si curava di me e non vedeva l’ora di partire. Presuntuoso e distratto. Mi sembrava lui il grande e io la piccola!
Studiavo l’animale con ansia cercando di capire se potevo fidarmi di lui. Volevo convincermi che fosse lui, il mio, il più calmo ed affidabile della mandria.
I
colori nel cielo si trasformavano in continuazione dal rosso
infuocato al rosa che si perdeva con i fenicotteri
all’orizzonte.
Nonostante
fossi completamente bloccata qualcosa di piacevole si stava facendo
spazio dentro di me. Mi stavo lasciando andare al nuovo,
all’esperienza, all’ignoto. E la natura mi stava dando una gran
mano davvero!
Pura gioia!!!!… emozioni e condivisione vera. Un tutto profondo con la natura che si avvicinava alla sera.
Quanto
il timore di non conoscere ci blocca dal fare un’esperienza?
Il non sapere come poter gestire una cosa nuova, una situazione che ci fa paura, ci scuote e per contro ci fa vedere gli altri a proprio agio. Tante volte è cosi`radicata in noi questa modalità dal farci agire per non trovarci mai davanti a questa opportunità di sperimentare nuove parti di noi, nuova vita.
Io
pensando alla me stessa di quel momento sorrido e provo tenerezza.
Allora lo sguardo determinato e le parole giuste di un estraneo hanno
placato timori per lasciare spazio a ciò che poteva essere.
Ora
questa motivazione la cerco sempre dentro di me e la coltivo. Penso
che sia un privilegio quel brivido della prima volta e che poi è
altrettanto un privilegio assaporare la conoscenza e affinare le
proprie capacità . In qualunque ambito, nella luce e nell’ombra di
cui la vita è fatta.
Neanche
a dirlo, lo yoga e la meditazione sono state la mia strada per questa
apertura. Quasi si è ribaltata la prospettiva. Se sento che per
lungo tempo non sto facendo qualcosa per la prima volta mi fermo e
penso ‘Marina, sei sicura che va tutto bene?’
L’espansione verso il momento presente che lo yoga porta con se aiuta ad essere centrati e reattivi, pronti a surfare qualunque onda stia per arrivare. Con la meditazione inoltre riusciamo a divincolarci da attaccamenti pericolosi che pensiamo ci proteggano e invece sono il nostro peggior nemico. E con il tempo sviluppare resilienza e spazio.
Ho riletto recentemente il libro di un’autrice che mi piace molto: Chiara Gamberale. S’intitola ‘Per dieci minuti’. Parla di una ragazza che ha perso un bel pò di certezze e attraversa un periodo di crisi e di vuoto. La sua terapista le suggerisce per un mese di fare qualcosa di nuovo per dieci minuti ogni giorno tenendo un diario. Così facendo, in un clima semplice e frizzante, la protagonista si trova ad accogliere una realtà che non avrebbe mai immaginato, a fare scelte sorprendenti da cui ripartire.
Di giorno in giorno come se ogni esperienza si trasformasse in speranza. Come se ogni giorno potesse trasmettere a quello che segue una possibilità anche quando tutto trema intorno e dentro.
Vorrei concludere proprio con una frase del Corriere della sera che descrive questo libro:
‘Il
meglio sta in tutte quelle esperienze interessanti che ancora ci
aspettano’
Ieri siamo stati ospiti dell’azienda agricola Bertoli Emiliana a Pontoglio. L’occasione è stata una splendida pratica in connessione con la natura tra i filari e in conclusione un delizioso brunch con prodotti locali fatti in casa.
Colori concilianti, galli che cantano, galline, maiali, profumi di ottobre e tanta, tanta partecipazione ed energia.
La lezione è stata proprio dedicata alla percezione e allo scambio di questa energia, tra il nostro interno e l’ambiente circostante. All’ascolto della trasformazione continua che avviene con lo yoga. All’ attivazione e al riequilibrio di tutti chakra.
Il brunch una vera coccola, come a casa. Pane e marmellata di frutti di bosco, torta di mela, crostate, torte salate con verdure, frittelle di mele calde con cannella, infuso di menta macerata e caffè.
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